Una donna picchiata a morte in casa nell'Anconetano. Il marito aveva già tentato di ucciderla

Scritto il 03/12/2025
da agi

AGI - Si chiama Sadjide Muslija la 50enne macedone trovata morta nella sua casa in Via Garibaldi a Pianello Vallesina, frazione di Monte Roberto, in provincia di Ancona. Questa mattina, a dare l'allarme, è stato il datore di lavoro della donna, allarmato perché non si era presentato al lavoro.

I carabinieri, allertati dalla datrice di lavoro e da una collega della donna, preoccupato perché non l'aveva vista arrivare in azienda, intorno alle 13 l'hanno trovata senza vita nella camera da letto, con il volto sfigurato e la testa fracassata da violente percosse. Nell'abitazione, i militari hanno rinvenuto la donna esanime, riversa sul letto con segni di violente percosse. Nessun segno di forzatura della porta d'ingresso dell'abitazione, anzi la chiave era inserita nella serratura. Da quanto si è appreso, sarebbe morta nella notte.

Il marito, principale sospettato

I carabinieri cercano il marito, Nazif Muslija, 50 anni: è sospettato di aver aggredito e ucciso la moglie, dalla quale si era separato e con la quale era tornato a convivere da pochi mesi. L'uomo aveva già tentato di ammazzarla: il 12 aprile scorso, preso dalla gelosia, l'aveva inseguita per casa armato di un'ascia, con la quale distrusse la porta della camera da letto; lei riuscì a scampare all'aggressione rifugiandosi dai vicini. Il marito si precipitò subito dopo in un'abitazione, pensando che lì abitasse il presunto amante, sfondò la porta di casa ma non trovò nessuno.

Arresto, processo e il perdono della moglie

Fu arrestato per maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di armi, finì prima ai domiciliari con il braccialetto elettronico e poi in carcere, per un'ordinanza del gip di Ancona. Al processo patteggiò la pena a un anno e 10 mesi, condizionata alla partecipazione a un corso di recupero per uomini violenti, ottenne il perdono della moglie, che ritirò anche la causa di separazione e i due tornarono a convivere, nonostante due anni di violenze fisiche e controlli ossessivi raccontate dalla vittima.

Nazif Muslija è ricercato

Nazif Muslija è il principale sospettato dell'omicidio della moglie: non si è presentato nella ditta dove lavora da operaio, ha il cellulare spento ed è ricercato anche fuori dalle Marche.