AGI - Stamattina al carcere femminile di Rebibbia si sarebbero dovuti svolgere i "Giochi della Speranza", annullati per la morte di una detenuta, mentre nelle stesse ore della mattina si sono diffuse le notizie di altri due decessi, uno al carcere maschile di Rebibbia e un suicidio nella casa circondariale di Viterbo.
"Una detenuta di 59 anni è morta per overdose nel carcere Rebibbia femminile a Roma e un’altra è stata ricoverata in ospedale. “Siamo all’ennesimo caso di diffusione di stupefacenti che solo negli ultimi mesi dell’anno registra due morti a San Vittore-Milano e tre ricoverati in gravi condizioni, sempre a Rebibbia reparto maschile un decesso, uno a Sassari, uno a Gorizia”, uno a Reggio Emilia e uno a Firenze”. Così Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria, che aggiunge: “nel corso dell’anno i sequestri effettuati negli istituti penitenziari ammontano a 65 kg di sostanze stupefacenti di ogni tipo".
Il Garante del Lazio, non si vedono segni di speranza
"Questa notte una donna è morta nel carcere femminile di Rebibbia, mentre un uomo si levava la vita in quello di Viterbo. Ieri al Policlinico di Tor Vergata perdeva la vita un uomo a lungo in coma, terapia intensiva e finalmente in riabilitazione, a seguito di un'aggressione violenta da parte di altri detenuti, mentre un altro si toglieva la vita nel carcere di Lecce. Una lunga scia di morti che non risparmia neanche il personale penitenziario". Lo dichiara il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasia, alla notizia delle morti nelle ultime ore nelle carceri.
"Confidiamo nelle parole di Papa Leone - prosegue Anastasia - che sappiano riprendere l'esortazione alla clemenza di Papa Francesco, ma la responsabilità politica del governo e del ministero della Giustizia non possono restare silenti o rinviare alle calende greche di un piano di edilizia penitenziaria che ci sarà quando ci sarà: intanto la gente muore e nelle carceri italiane non si vedono segni di speranza".
In tutta Italia, ricorda il Garante, citando il monitoraggio "costante e continuativo" di 'Ristretti Orizzonti', "i decessi nelle carceri italiane nel 2025 e fino a oggi sono stati complessivamente 223 e tra questi 76 i suicidi, comprendendo gli ultimi due avvenuti ieri a Lecce e oggi a Viterbo. Nel 2024, i decessi sono stati 246, di cui 91 suicidi". Nel Lazio, secondo le rilevazioni dirette del Garante, "i decessi accertati nel corso del 2025 sono stati 19 e tra questi 8 suicidi comprendendo l'ultimo avvenuta a Viterbo del quale abbiamo avuto notizia questa mattina". Nella regione, i detenuti presenti sono attualmente 6.702 su 4.485 posti effettivamente disponibili, per un tasso di affollamento pari al 149%. A Viterbo i detenuti presenti sono 716 con un tasso di affollamento del 177% e a Rebibbia femminile sono 370 con un tasso di affollamento del 149%.
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