L'euro Inter dà una spallata alla crisi e vince sul campo dell'Ajax. Come doveva e come serviva. Doppio Thuram, mattatore volante. Stavolta nessuno oserà rinfacciargli la risata a 32 denti, che è invece il manifesto della gioia nerazzurra. Per la rivoluzione, c'è tempo. Chivu parte con 9 dei giocatori già titolari a Torino e soprattutto con 8 di quelli in campo il 31 maggio contro il PSG (fuori Lautaro che non sta bene, Acerbi che ha 37 anni suonati e ovviamente Pavard che è stato ceduto). È presto per dire che stia sconfessando il mercato, ma di certo, a oggi, non deve sembrargli di grande ausilio (con la minuscola). Di certo, lui ai problemi psicologici ha smesso di pensare da un po'.
È Pio Esposito a fare coppia con Thuram ed è lui che dopo mezz'ora abbondante di nulla suona la campanella della fine ricreazione: invito sul destro in corsa del francese e pallone fuori di poco. L'azione immediatamente successiva vale un rigore, trattenuta di Baas su Thuram: l'arbitro assegna, ma il Var cancella per la precedente (veniale) trattenuta del nerazzurro. Tutto molto discutibile. La coppia funziona, al netto del valore di un avversario che si sapeva essere inferiore. Per il giovane Pio, nessun gol e una sola vera occasione segnarlo, quasi al tramonto della partita, ma il suo debutto in Europa è davvero a testa alta, dalla porta principale e fra gli applausi. Fisico, personalità, senso della posizione. Un centravanti vero, un ventenne che farà tanta strada. Bravo Chivu a preferirlo subito a Bonny (per la serie, il calciomercato).
L'Ajax fa quello che Chivu continua a dire di volere dall'Inter, cioè l'aggressione molto alta ai portatori di palla avversari. L'Inter invece lascia giocare, altro che pressing, si sa più forte e sa di poter segnare e vincere in tanti modi. Anche da calcio d'angolo, vale lo stesso. Ed è più facile se hai uno bravo a calciarli (e l'Inter ne hai persino due) e una batteria di torri che svettano nell'area nemica. Doppio angolo di Calhanoglu e doppio Thuram, già 38 gol in 100 partite tonde con l'Inter, 5 nelle prime 4 partite di stagione e 3 di testa in 4 giorni. Calhanoglu e Thuram, la coppia del like malandrino.
Anche Sommer mette la firma sulla vittoria che vale all'Inter la giusta partenza in Europa, rasserena l'ambiente almeno fino alla prossima volta e permette a Chivu di pensare subito al campionato senza dovere incrociare nuovi fantasmi. Sullo 0-0, e in un ambiente fin lì caldo e ostile, il portiere svizzero (difeso dall'allenatore non solo dagli attacchi dei social) annulla infatti l'incredibile contropiede di Gods, che si era ritrovato mezzo campo deserto per l'assurda e colpevole disposizione dei nerazzurri su un calcio di punizione offensivo, poi sbagliato. L'Inter avrebbe avuto il tempo per recuperare e vincere ugualmente, ma vuoi mettere la paura?