Domenica 2 Novembre : Baldovino di Ford

Scritto il 03/11/2025
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L'amore con cui Dio ci ha amati ha sciolto con la sua potenza i lacci nei quali la morte ci teneva prigionieri. Ormai essa non trattiene che un istante coloro che le è permesso di toccare. Poiché "Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti" (1 Co 15,20). Ci conferma nella certezza che risorgeremo, per mezzo del mistero, l'esempio e la testimonianza della sua risurrezione come con la parola della sua promessa. E' forte la morte, capace di toglierci il dono della vita; è forte l'amore che può darci una vita migliore. La morte è forte: ha la potenza di spogliarci del corpo; l'amore è forte: ha il potere di strappare alla morte il suo bottino e ridarcelo. E' forte la morte: nessuno può resisterle; è forte l'amore, a tal punto che trionfa sulla morte, attenua il suo pungiglione, ferma la sua ambizione, e rovescia la sua vittoria. Sarà infatti beffata ogni volta che le si dirà: "Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?" (1 Co 15,55). "Forte come la morte è l'amore" (Ct 8,6), poiché la morte della morte è l'amore di Cristo, come suggerisce questa parola: "Li strapperò di mano agli inferi, li riscatterò dalla morte? Dov'è, o morte, la tua peste? Dov'è, o inferi, il vostro sterminio?" (Os 13,14). L'amore con cui amiamo Cristo è pure potente come la morte, poiché è una sorta di morte: l'estinzione della vecchia vita, l'abolizione dei vizi, l'abbandono di opere di morte. Questo amore che abbiamo per Cristo è come una risposta al suo; per quanto ineguale, è a sua immagine. Lui ci ha amati per primo e, con l'esempio d'amore che ci ha dato, è diventato nostro modello e nostro sigillo. A noi lasciarci imprimer la sua immagine, deporre la maschera terrestre e rivestire la figura celeste, a noi amare Cristo come lui ci ha amati.