Lunedì 3 Novembre : San Gregorio Nazianzeno

Scritto il 03/11/2025
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Badiamo alla salute del nostro prossimo con la stessa cura con cui badiamo alla nostra, sia egli in buona salute o spossato dalla malattia. Infatti, “siamo un solo corpo in Cristo” (Rm 12,5), ricchi o poveri, schiavi o uomini liberi, in buona o in cattiva salute. Per tutti, c’è un solo capo, il principio – Cristo (Col 1,18); come i membri del corpo sono gli uni per gli altri, così anche noi siamo gli uni per gli altri. Non occorre dunque trascurare né abbandonare coloro che sono caduti prima di noi in uno stato di debolezza, condizione che ci aspetta tutti. Invece di rallegrarci di essere in buona salute, occorre compatire le disgrazie dei nostri fratelli poveri... Sono a immagine di Dio, come noi, e malgrado il loro decadimento apparente hanno custodito meglio di noi la fedeltà a questa immagine. In loro, l’uomo interiore si è rivestito dello stesso Cristo e hanno ricevuto la stessa “caparra dello Spirito” (2 Cor 5,5); hanno le stesse leggi, gli stessi comandamenti, le stesse alleanze, le stesse assemblee, gli stessi misteri, la stessa speranza. Cristo è morto anche per loro, lui che “toglie i peccati del mondo” (Gv 1,29). Sono partecipi della vita celeste, coloro che sono stati privi quaggiù di molti beni. Sono i compagni delle sofferenze di Cristo, e lo saranno anche della sua gloria.