Il Cdm scioglie il consiglio comunale di Altomonte

Scritto il 21/11/2025
da Redazione

È durata circa diciotto mesi la consiliatura del civico consesso eletto a giugno 2024. Ora ce ne vorranno almeno altri diciotto per tornare alle urne, vista la disposizione di scioglimento per «accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa», così come si legge nella nota stampa a margine del Consiglio dei Ministri. Il Governo, infatti, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione di quanto accertato, ai sensi dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento del consiglio comunale di Altomonte, unitamente a quello di Paternò (Catania), nonché l’affidamento della gestione dei comuni ad altrettante commissioni straordinarie per la durata di diciotto mesi.
Qualche scricchiolio sull’attuale legislatura era giunto già a fine gennaio di quest’anno e lo scorso 7 febbraio si era, infatti, insediata, su input del Ministero dell’Interno, la Commissione per l’accesso agli atti nominata dalla Prefettura di Cosenza, proprio al fine d’appurare eventuali e presunte infiltrazioni mafiose su appalti, atti e procedure dell’ultimo quinquennio amministrativo.La Commissione composta da una triade: il primo dirigente di polizia Giuseppe Zanfini, il vice prefetto Antonella Regio, ed il capitano carabinieri Giovanni Salimbeni operante presso il Comando provinciale dell’Arma di Cosenza, ha lavorato per alcuni mesi prima di riferire al Governo. Ora il Consiglio dei Ministri, riunitosi ieri 20 novembre, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni e segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano, ha deciso in tal senso.
«È un giorno brutto per Altomonte ha dichiarato a caldo il sindaco Gianpietro Coppola – il più brutto della mia vita come primo cittadino. A seguito dei lavori della Commissione e su richiesta del Prefetto di Cosenza, il Ministro Piantedosi ed il Consiglio dei Ministri ha deciso di sciogliere il nostro Comune per sospette infiltrazioni mafiose, che – a suo modo di vedere – sono «è ingiusta e non motivata, e basata su situazioni non reali e non corrispondenti al vero». Intanto, si attendono le ripercussioni del caso non solo politiche ma anche per la vita sociale del borgo.

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