Crotone, i pentiti ricostruiscono la scalata criminale dei boss del lungomare

Scritto il 12/12/2025
da Redazione

Prima era legato alla famiglia di ’ndrangheta dei Vrenna-Corigliano-Bonaventura. Poi dopo il suo arresto avvenuto nel 2008 con l’operazione antimafia “Heracles” si affiliò alla cosca di Papanice. Ed una volta tornato in libertà diventò il referente del clan Megna per «infiltrare» i ristoranti e i locali notturni del lungomare di Crotone e per occuparsi del servizio di sicurezza della movida.
Si può sintetizzare così la scalata criminale di Gianluca Pennisi. Che mercoledì è finito in manette nell’ambito dell’inchiesta “Cassandra” coordinata dalla Dda di Catanzaro insieme a Gaetano Russo, mentre per Nicola Siniscalchi sono scattati i domiciliari. I tre, stando alla Guardia di finanza di Crotone che ha condotto le investigazioni, avrebbero preso il controllo delle attività di ristorazione di via Cristoforo Colombo per conto dei “papaniciari”.

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