La CGIL parla apertamente di una situazione grave, che tocca principi fondamentali dell’ordinamento pubblico. «Quel concorso – ribadiscono – è in palese contrasto con la Costituzione e con i principi cardine della Pubblica Amministrazione», a partire dall’uguaglianza nell’accesso al lavoro pubblico. Le procedure, secondo il sindacato, non garantirebbero pari opportunità, risultando di fatto “costruite su misura” per pochi soggetti.Per questo la FP CGIL chiama ora in causa il nuovo Presidente della Provincia, dal quale si attende «un pronunciamento chiaro e risolutivo». L’obiettivo indicato è quello di ripristinare un clima di fiducia tra istituzioni, lavoratori e cittadini, attraverso l’adozione dei provvedimenti correttivi richiesti dagli organi di vigilanza.
Nel mirino anche il ruolo del Segretario Generale dell’Ente, cui spetta il compito di garantire la regolarità degli atti amministrativi e la conformità delle procedure alle norme vigenti. Un presidio di legalità che, sottolinea il sindacato, diventa essenziale in una fase così delicata.
La CGIL e la FP CGIL di Cosenza annunciano che continueranno a monitorare con estrema attenzione l’evolversi della vicenda e rivolgono un appello diretto alle autorità competenti, in particolare al Prefetto, affinché venga assicurata la massima vigilanza su una situazione definita “critica”.«La complessità del momento – conclude la nota – impone trasparenza, controllo costante e responsabilità istituzionale». Una linea che il sindacato dichiara di voler mantenere ferma, ribadendo il proprio impegno «a difesa del lavoro pubblico, della legalità e dell’interesse collettivo del territorio cosentino».
L'articolo Concorsi alla Provincia di Cosenza, la CGIL attacca: «Rilievi aggirati, serve chiarezza» proviene da Il Fatto di Calabria.

