È da tempo, ormai, che i comunicati di Sorical ed Acque Potabili si susseguono senza risoluzione strutturale dei problemi che attanagliano le fatiscenti reti idriche: le famiglie continuano a restare senza acqua, le bollette restano salate, i fondi del PNRR utilizzabili per ammodernare la rete vanno ad esaurirsi e spesso i comuni giocano a scaricabarile con gli Enti sovracomunali.
Da un punto di vista operativo, stante la giustificazione dei lavori in opera sull’acquedotto Abatemarco piuttosto che Marano o Riuniti, risulta lampante la condizione di subalternità, anche tecnica, per mancanza di approvvigionamenti idrici comunali. Suggeriamo, pertanto, la realizzazione di pozzi artesiani dai costi sostenibili e l’approvvigionamento di nuove fonti d’acqua delle quali le nostre montagne sono ricche.
Inoltre, essendo ormai chiaro che la risorsa idrica si disperde per l’ammaloramento delle condotte datate, si invita l’Amministrazione Comunale a mettere in atto tutte le strategie necessarie per sostituire e riammodernare la rete idrica locale per garantire continuità nel servizio e, attraverso la riduzione degli sprechi, recuperare risorse da investire nel territorio, garantendo ai cittadini esclusivamente il pagamento degli oneri del consumo accertato, utilizzando il sistema di telelettura dei contatori.
Lungi dal voler cavalcare l’onda del malcontento ma offrendo soluzioni possibili, speriamo che venga immediatamente avviata un’opera di ripristino delle condizioni di normalità anche su questo territorio.
Così in una nota il gruppo di Partecipazione È Libertà.
L'articolo Emergenza acqua Castrolibero, Partecipazione È Libertà: situazione insostenibile proviene da Il Fatto di Calabria.