Un ritrovamento inquietante che ha scosso la comunità di Taurianova e che richiama alla memoria collettiva altri episodi dai contorni oscuri accaduti di recente nella città pianigiana. Nella mattinata di ieri, all’apertura dei cancelli del cimitero di Radicena, alcuni cittadini si sono ritrovati davanti una scena macabra: polli morti e smembrati poggiati su piatti di grandi dimensioni; calici di colore viola contenenti vino, candele di colore rosso e nero in parte sciolte dalla fiamma. Un quadro oscuro e a tinte fosche, segnalato ai carabinieri della Stazione locale. Immediato l’avvio degli approfondimenti da parte dell’Arma sotto il coordinamento del maresciallo Salvatore Barranco. Il ritrovamento sembrerebbe rimandare ai resti di un qualche rituale occulto consumato nelle ore notturne. Per molti la prova inequivocabile di riti satanici celebrati nel perimetro cimiteriale. Ma l’ipotesi, al vaglio degli inquirenti, non sarebbe l’unica in corso di accertamento. Intanto la comunità taurianovese si interroga sull’accaduto. Nello scorso mese di agosto un altro episodio controverso. Ignoti hanno fatto il loro ingresso nella chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, nel quartiere Jatrinoli, rubando due pissidi contenenti ostie consacrate. Ad accorgersi del furto, il parroco don Cesare De Leo che ha immediatamente denunciato l’accaduto alle autorità competenti.
Fonte: Gazzetta del Sud
L'articolo Riti satanici a Taurianova? Galline sgozzate, bicchieri e candele all’ingresso del cimitero proviene da Il Fatto di Calabria.