La Sardegna approva la legge sul suicidio medicalmente assistito

Scritto il 17/09/2025
da agi

AGI - La Sardegna è la seconda regione italiana ad avere una legge sul fine vita, dopo la Toscana.

Oggi, infatti, il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato con 32 voti a favore, 19 contrari e un astenuto la proposta di legge sul suicidio medico assistito, basata sul testo promosso dall'Associazione Luca Coscioni.

La proposta numero 59, della quale è primo firmatario il capogruppo del Pd, Roberto Deriu, stabilisce le 'Procedure e tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019'.

Gasparri, "la Sardegna pensi ai problemi dei sardi"

"Mentre il Senato lavora con impegno al tema del fine vita - commentail presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri - la Sardegna mal governata da Todde, che tra l'altro dovrebbe lasciare il suo incarico acquisito con modalità non conformi alle leggi, vara una inutile legge-propaganda su una materia che non è di competenza delle Regioni. È gravissimo che la Regione Sardegna, invece di pensare ai problemi dei sardi, sia guidata abusivamente da una persona che non ha titolo per essere Presidente, la cui decadenza attendiamo affinché possa presto esprimersi nuovamente l'elettorato dell'isola. La Corte costituzionale è stata chiara. C'è una sentenza che ha riguardato la Toscana e che ha logicamente affermato che il tema del fine vita non può essere di competenza di singole Regioni, ma le leggi devono essere fatte dal Parlamento nazionale. Invece i grillini immersi nel loro fallimento politico si dedicano a un'operazione cinica di propaganda sapendo di non avere né le competenze né i poteri per affrontare il tema. Una vergogna che i sardi non meritano con una pantomima e una recita davvero spregevole", conclude Gasparri.

Magi, legge sia nel programma alle regionali

"Dopo la Toscana, anche la Sardegna ha fatto un passo in avanti sul terreno dei diritti delle persone e dell'autodeterminazione. L'avversione ideologica della Presidente Meloni e della maggioranza contro una legge di civiltà non la comprende più nessuno, risulterebbe ridicola se non ci fossero in gioco la sofferenza e la libertà delle persone, invece è disumana, e la proposta della maggioranza in discussione al Senato va respinta al mittente, essendo di gran lunga peggiorativa perfino rispetto alle sentenze della Corte Costituzionale". Lo dichiara il segretario di +Europa, Riccardo Magi, sulla scia dell'approvazione odierna della legge sarda sul fine vita. "Ora il Governo che farà? Impugnerà anche questa legge davanti alla Consulta, su ricatto dei pro vita?", prosegue il leader di + Europa chiedendo anche alla altre regioni e in Umbria di andare "avanti con 'Liberi Subito'". "Come +Europa abbiamo chiesto - conclude - in tutti i tavoli della coalizione progressista in vista delle Regionali, l'impegno ad approvare leggi regionali sul fine vita come quelle approvate in Toscana e Sardegna".

Licheri, "approvata una legge di civiltà"

"Anche la Regione Sardegna, dopo la Toscana, ha una legge sul fine vita". Lo sottolinea la senatrice del M5s, Sabrina Licheri. "Una legge di civiltà - aggiunge - che accoglie le istanze di tanti cittadini e le loro famiglie che ogni giorno si confrontano con il dolore, ogni singolo giorno. Sulla scia di una sentenza della Corte costituzionale la Regione Sardegna ha approvato la legge sul suicidio assistito con 32 voti favorevoli. Una risposta per quanti si confrontano con il dolore indicibile di una malattia irreversibile purchè capace di esprimere chiaramente le sue volontà di essere assistito da un medico nella sua scelta finale. Una legge che restituisce dignità alla sofferenza grazie alla possibilità di scelta", conclude.