AGI - "Non avremmo mai voluto fare questo post. Oggi PizzAut rimarrà chiusa tutto il giorno per un gravissimo e improvviso lutto. Siamo spiacenti con tutte le persone che avevano prenotato e programmato il pranzo o la cena da PizzAut ma siamo sicuri possiate capire il nostro stato d'animo e il nostro dolore. Ne i ragazzi ne nessuno di noi è in grado di lavorare". Cosi' Pizzaut ha dato la notizia della scomparsa di Enrico Celeghin, capo pizzaiolo e colonna nella catena di ristoranti in cui lavorano persone autistiche.
"Ciao amico mio, ci vediamo domani mattina. Ieri Enrico - ha scritto il fondatore di Pizzaut Nico Acampora su Facebook - mi ha salutato cosi', ed è cosi che ci salutiamo tutte le sere, tutte le sere. Trascorro con Enrico almeno 16 ore al giorno da quando abbiamo aperto PizzAut. È la persona con cui trascorro la maggior parte del tempo della mia vita, con Enrico vado in vacanza, con Enrico mi confido, con Enrico sogno, con Enrico soffro. Insieme siamo stanchi e insieme siamo felici. Insieme gioiamo per ogni traguardo dei nostri figli...e quando dico nostri figli non intendo soltanto Leo e Matteo... Con Enrico infatti ci siamo detti che non ci si può occupare solo dei propri figli ma che PizzAut vuol dire soprattutto occuparsi dei figli che non sono i tuoi. Enrico lo fa tutti i giorni, spesso sta un passo indietro perché cosi' può guardare tutto e tutti...ed occuparsi di tutto e tutti. Enrico non è soltanto un amico e nemmeno un fratello...io ed Enrico siamo parte l'uno dell'altro. Cazzo, parlo di Enrico ancora al presente.Quando questa mattina mi hanno detto 'Enrico è morto'...è morto anche un pezzo di me. Enrico non era un volontario di PizzAut, come hanno scritto alcuni giornali, Enrico era PizzAut...ANZI ENRICO è PIZZAUT. Rimani vicino ai tuoi figli Matteo, a Gaia, rimani vicino a tua moglie Luisa...ma rimani vicino a tutta la famiglia di PizzAut... Enrico ti prego, ovunque tu sia non lasciare solo nemmeno me...senza di te non ce la faccio".