Milan beffato per un centimetro

Scritto il 08/07/2025
da Pier Augusto Stagi

Tour, caso Vingegaard: la moglie contro Visma

È andata peggio a Jasper Philipsen, che avrebbe voluto bissare il successo di Lille, invece ieri è finito all'ospedale dove gli hanno diagnosticato una frattura scomposta della clavicola (necessaria l'operazione) in seguito ad una caduta innescata da Rex e Coquard su un traguardo intermedio. Non è andata benissimo al nostro Jonathan Milan, che la maglia verde di leader della classifica a punti l'ha vestita, ma per un niente ha dovuto ingoiare la sconfitta a beneficio del campione d'Europa Tim Merlier, al suo secondo successo sulle strade del Tour in carriera, la numero 11 in stagione e la 61 in carriera.

Un secondo posto che brucia e che Johnny deve digerire suo malgrado, anche se Simone Consonni, il suo pesce pilota, si prende tutte le colpe. "Oggi sono mancato io", ammette il bergamasco.

Milan non recrimina. "Non posso essere felice per un secondo posto ha detto il friulano -, anche se è da considerare sempre un grande risultato, come vestire la maglia verde. Forse avrei dovuto aspettare un po' prima di scattare, anche perché c'era vento contrario. Mi dispiace, invece, per Jasper (Philipsen, ndc): lasciare il Tour per una caduta che non hai cercato non è il modo migliore di tornare a casa".

Da casa Vingegaard, invece, arrivano le parole di Trine, la moglie del danese, che scuotono l'ambiente Visma. In un'intervista ad un quotidiano danese, Trine ha duramente criticato i metodi del team: "Dimenticano l'essere umano che c'è dietro l'atleta", e puntando il dito contro i lunghi ritiri in altura. Laconico il diretto interessato: "È vero, ma non mi sento esaurito", le parole di Vingegaard.

Quarta tappa: 174 km con partenza da Amiens e traguardo a Rouen: cinque strappi negli ultimi 28 km, l'ultima a 5 km dall'arrivo è un trampolino di 800 metri al 10,6% medio con punte del 15%. Tappa per la maglia gialla Van der Poel? Potrebbe.