Martedì 18 Novembre : San Gregorio Magno

Scritto il 18/11/2025
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"Se egli lascia il freno, le acque inonderanno la terra" (Gb 12,15 Vg). Che può infatti rappresentare la terra se non il peccatore al quale è stato detto: "Ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai" (Gen 3,19)? Ecco perché la terra resta immobile quando il peccatore disprezza di obbedire ai comandi del Signore, ed alza orgoglioso la nuca chiudendo gli occhi dell'anima alla luce della Verità. Ma è scritto: "Si arresta e scuote la terra" (Ab 3,6), perché, se la verità si fissa in un cuore, è scossa l'immobilità dell'anima; ed anche, una volta che la grazia del Santo Spirito per un dono dall'alto si spande in lei con la parola del predicatore, ecco la terra inondata, rovesciata, perché l'anima indurita nel peccato perde l'ostinazione della sua immobilità, trasformata al punto di sottomettersi piangendo ai comandi del Signore tanto quanto ieri nella sua superbia levava davanti al Signore la nuca del suo cuore. Non c'è che vedere la terra di un cuore d'uomo bagnata dalle acque della grazia: ella sopporta ora senza dispiacere gli oltraggi che ieri si accaniva ad infliggere; ora distribuisce i beni, mortifica la carne con l'astinenza, lei che ieri, sazia di carne, si lasciava andare ai piaceri mortali delle turpitudini; ora ama coloro che l'amavano. Così, quando l'anima di un uomo si riempie del dono divino e di conseguenza fa il contrario di quanto aveva l'abitudine di fare, la terra è rovesciata: verso il basso è buttato ciò che prima si vedeva e il volto che ieri sprofondava in basso si è levato verso l'alto.