Poi ancora: «Nell’impianto degli indirizzi approvati, ciò che colpisce non è solo il contenuto, ma anche il metodo: siamo davanti a una procedura anomala, mai vista, in cui si scende nel dettaglio delle scelte prima ancora di stabilire una visione strategica, togliendo ai tecnici la possibilità di elaborare scenari e imponendo direttamente una volontà politica che appare unicamente orientata a rimettere in moto la speculazione edilizia, con un aumento sfrontato delle volumetrie».«Chiunque conosca il territorio sa che urbanizzare aree non ancora compromesse significa cancellare per sempre funzioni ambientali fondamentali: il suolo libero assorbe acqua e riduce i rischi idrogeologici, mitiga le temperature urbane, ospita biodiversità, produce ossigeno, accumula CO₂, genera alimenti. Ogni metro quadro sottratto a queste funzioni – proseguono i manniani – è un danno irreversibile. Costruire ex novo significa nuove strade, nuovi allacci, nuovi costi, nuove emissioni, nuova impermeabilizzazione. È la ricetta perfetta per aggravare i problemi, non per risolverli».
«Ed è qui che la nota dell’opposizione di centrodestra mostra tutta la sua povertà politica: invece di denunciare la vera stortura della linea attuale, la spinta cieca verso l’espansione edilizia, preferisce gettare tutto in caciara. È la prova – sentenziano – che questa opposizione non comprende la posta in gioco e non conosce il territorio di cui pretende di parlare. E quando non si conosce il territorio, o si tace, o si studia. Attaccare a casaccio è solo un modo per coprire la propria impreparazione».«E ora arriviamo al punto politico più clamoroso, che nessuno di loro ha il coraggio di affrontare: queste scelte, questi aumenti di volumetrie, queste espansioni edilizie non nascono dal nulla. Rispondono a interessi e pressioni che già si muovono da tempo attorno all’area del futuro ospedale universitario, un’opera sulla quale noi siamo sempre stati favorevoli e lo ribadiamo senza esitazioni, perché rappresenta un’occasione fondamentale per Rende e per l’intero territorio. Ma una cosa è sostenere il nuovo ospedale – precisano -, altra cosa, completamente diversa, è speculare sulla salute pubblica, utilizzando un’infrastruttura sanitaria come leva per edificare dove non si dovrebbe edificare».
«Ed è a questo punto – spega il gruppo politico di Marcello Manna – che rivolgiamo una domanda precisa all’opposizione di centrodestra che oggi finge scandalo: siete gli stessi gruppi politici che governano la Regione. Non vi siete accorti, o fate finta di non accorgervi, che le speculazioni edilizie in programma, favorite dagli indirizzi comunali, fanno esattamente il gioco della Regione stessa, che su quelle aree punta moltissimo proprio in funzione del nuovo ospedale? ». «Se davvero volete parlare di urbanistica, iniziate a farlo seriamente. Se volete difendere il territorio, iniziate a studiarlo. E se volete smettere di fare propaganda, iniziate a dire la verità ai cittadini: la speculazione edilizia non nasce con Manna, ma con l’attuale giunta, complice di un sistema di interessi più ampio, che qualcuno di voi conosce bene e che continua a ignorare volutamente. Noi non abbiamo padroni – conclude il Laboratorio Civico – non dobbiamo compiacere nessuno e non dobbiamo difendere nessuna alleanza. Abbiamo solo una responsabilità: dire come stanno le cose, anche quando fa male».
L'articolo 《A Rende centrodestra e Principe insieme sulla speculazione edilizia》 proviene da Il Fatto di Calabria.