Infatti, contestualmente alle azioni messe in campo nei giorni scorsi contro gli allacci abusivi alla rete idrica, con denuncia alle autorità competenti e addebito dei costi di ripristino per migliaia di euro, Sorical – si legge in una nota – avvia nuove azioni per il recupero della morosità secondo il regolamento REMSI dell’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente (ARERA).
Dalla prossima settimana personale incaricato dalla Sorical procederà alla limitazione o alla sospensione del servizio agli utenti del servizio idrico integrato morosi nei confronti della società. Si tratta di utenti che nei mesi scorsi hanno ricevuto lettere di sollecito e comunicazioni di costituzioni in mora senza che abbiano avviato azioni per mettersi in regola, causando oltre 7 milioni di euro di crediti non riscossi.La procedura REMSI (Regolazione della morosità del servizio idrico integrato) adottata da Sorical è stabilita da ARERA (https://www.arera.it/fileadmin/allegati/docs/19/311-19remsi.pdf)
e prevede tre fasi: Il Sollecito Bonario dopo almeno 10 giorni dalla scadenza della fattura non pagata, la Comunicazione di Costituzione in Mora (dopo che sono trascorsi ulteriori 25 giorni senza il pagamento) e la Limitazione (per le utenze domestiche residenziali) e sospensione del servizio immediato per tutte le tipologie di utenza (residenziali, commerciali, artigiane, agricole, ecc). Per ogni procedura sono applicati gli interessi di mora (Tasso BCE + 3,5%) e i costi di limitazione, sospensione e riattivazione ammontano complessivamente a circa 150 euro.
Viene fatta salva la possibilità di mettersi in regola prima delle azioni di limitazione e distacco, evitandone i costi, mediante il tempestivo pagamento delle bollette insolute, ricorrendo anche alla rateizzazione prevista.
Maggiori informazioni sono reperibili sul portale della Sorical a questo indirizzo: https://www.soricalspa.com/servizi-commerciali/gestione-morosita/
L'articolo Sorical avvia il distacco dell’acqua agli utenti morosi: oltre 7 milioni di crediti non riscossi proviene da Il Fatto di Calabria.