Gigi Incarnato non ci sta. Il segretario regionale del Psi chiama a raccolta la stampa e analizza schede e sberle in pieno viso prese dal centrosinistra 《non parla nessuno, tutti si nascondono, avete visto politica negli ultimi tempi?》. Non prima però d’aver lanciato la proposta, l’oggetto del contendere. 《Un tavolo permanente del centrosinistra da convocare subito, già dalla prossima settimana. C’è da organizzare, da sedimentare la rivincita, quella vera. Perché presto, persino molto presto, si tornerà al voto. Come minimo, giusto per stare alla politica perché per formazione non mi occupo di vicende giudiziarie, perché Occhiuto farà di tutto per andare in Parlamento alla prossima occasione. E la pressnza (inquietante) di Wanda Ferro nelle liste e probabilmente in giunta da vicepresidente questo dice…》 . Lo accompagnerà alla porta, il non detto di Incarnato. Un sottosegretario agli Interni che farà da commissario “liquidatore” di questa breve legislatura. 《Il peccato però sta all’origine, come sempre. Se non ci chiediamo perché siamo andati al voto di corsa al voto, con liste da fare sulle spiagge, non andiamo da nessuna parte. Occhiuto scioglie consiglio e Regione contrapponendosi alla magistratura. L’ha sfidata. Prendiamo atto che i calabresi si sono mostrati per una volta garantisti. Non hanno badato alle indagini, hanno creduto ad Occhiuto. Ho affrontato processi senza fuggire, Occhiuto ha preferito il contrario e i calabresi gli hanno dato ragione. Basterà? Non è compito nostro stabilirlo questo. Noi facciamo politica e abbiamo perso perché accelerando le urne Occhiuto ha battuto sul tempo anche alleati e avversari. Poco, pochissimo tempo. Anche se le nostre colpe sono evidenti lo stesso…》.
Quali, è presto detto…《Il Pd ha rallentato tutto, come al solito. Di fatto, ha giocato a perdere e non è la prima volta che accade. Ad una opposizione in consiglio regionale del tutto assente in quattro anni ha aggiunto una ostinata ed esclusiva ricerca del solo asse con Cinquestelle e Avs. Non si va da nessuna parte con questo schema. Solo quando ormai le urne erano prossime il Pd ha allargato il tavolo ma solo per forma, non per sostanza. È il Pd calabrese che ha forzato su Tridico ed è sua la intestazione assoluta. Pur di fermare la nostra proposta, un sindaco candidato (Falcomatà, Stasi o Caruso) il Pd ha accelerato su Tridico che non ha nessuna colpa. Calato dall’alto e decontestualizzato e in poche settimane, non poteva fare di più. Avevo avvertito tutti almeno un anno prima del rischio urne premature. Avevo ragione. Oggi avverto di nuovo questo rischio ma non permetterò più che il Pd giochi a perdere. Dopo Callipo, Bruni e Tridico è arrivato il momento di dire basta. Serve politica, temi, visioni, atteggiamenti, rinnovamento vero e basta trasversalismi. In politica il trasversalismo è un crimine…》.
Fasce tricolori di Calabria una via d’uscita? 《Governiamo come centrosinistra le principali città. È un dato questo. Era lecito aspettarsi di più. Fatta eccezione per Falcomatà, candidato, non ho visto un grande impegno da parte degli altri. Non lo abbiamo visto e non lo abbiamo contato nelle urne, a Corigliano addirittura vince la destra. In politica ogni azione prevede delle conseguenze. Chi è dirigente politico questo lo sa. Ogni sindaco sa bene che dopo un voto così importante come quello regionale occorre un “tagliando” alla sua amministrazione. Non è una cosa negativa. È per proseguire meglio…》.
L'articolo 《Si rivoterà presto, prepariamoci》 proviene da Il Fatto di Calabria.