Un distributore di carburanti con rivendita di tabacchi e un bar sulla strada comunale Mirto Valle Zappulla sarebbero stato intestati ai figli per evitare che finissero sotto sequestro, assicurandosi così la gestione e la spartizione ed i proventi dell’attività di cui si sarebbero solo formalmente disinteressati.È quanto contesta la Direzione distrettuale antimafia di Messina a cinque persone indagate per trasferimento fraudolento di valori. Ai domiciliari sono finiti Sebastiano Conti Taguali, e Giuseppe Ruggeri entrambi di 60 anni, mentre nei confronti di Antonino Ruggeri, Cristina Conti Taguali e Maria Tindara Conti Taguali è scattata la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’attività imprenditoriale. Sotto sequestro sono finiti il distributore di carburanti, la rivendita di tabacchi e il bar per un valore stimato di circa 250mila euro.
Dagli accertamenti dei finanzieri tuttavia è emerso che Ruggeri e la sua famiglia non avrebbero possibilità economiche tali da avviare questo tipo di attività. Attraverso una modalità simile il bar, presente nella stessa stazione di servizio, sarebbe stato intestato ad una terza persona.
Secondo gli investigatori sia Ruggeri che Conti Taguali avrebbero intestato solo formalmente ai figli le attività che loro avrebbero continuato a gestire per evitare i provvedimenti sequestro. Per quanto riguarda Ruggeri, insieme ad un altro figlio avrebbe gestito un’attività di noleggio barche turistiche per le escursioni a Isola Bella di Taormina.
L'articolo Sequestrati distributore di benzina e un bar a Mirto: ai domiciliari Sebastiano Conti Taguali e Giuseppe Ruggeri proviene da Il Fatto di Calabria.