A stipulare l’accordo il rettore Giovanni Cuda e il presidente dell’associazione Antonio Carioti. L’Imam potrà così celebrare le due preghiere collettive in occasione delle festività islamiche (la festa di fine Ramadan e la festa del Sacrificio), il sermone del venerdì (preghiera collettiva del Jumùa), e le cinque preghiere quotidiane.
«La nostra comunità – afferma Cuda – ospita tante persone di religione islamica e questo spazio, che a breve verrà inaugurato, sarà messo a loro completa disposizione per le preghiere e per garantire anche un dialogo interreligioso. È un segnale di inclusione da parte dell’Università Magna Graecia che, ancora una volta, dimostra con i fatti l’attenzione alle esigenze degli studenti e della popolazione universitaria».
L’associazione «Dar Assalam», è scritto nella nota, «esprime gratitudine nei confronti del rettore dell’Umg a nome di tutta la comunità musulmana per un gesto così importante, di grande umanità e sensibilità che consentirà a studenti e professionisti, oltre che ai degenti e ai loro cari, di fede musulmana di avere un luogo, concesso in comodato d’uso gratuito, in cui poter pregare e trovare conforto». Carioti, che in passato – prima della conversione – ha frequentato la struttura clinica come paziente, ricordando di aver usufruito della cappella già presente, sottolinea quanto sia importante questa iniziativa. «Anche oggi, da musulmano – ha affermato – potrei accedere come paziente e pregare secondo il mio credo e questo è un segno di grande crescita e inclusione».
Diversi componenti dell’Associazione, che da professionisti e da studenti frequentano l’Umg e la sede dell’Azienda ospedaliera-universitaria «Renato Dulbecco» si sono dichiarati “orgogliosi, da catanzaresi e musulmani, di far parte di una realtà così all’avanguardia: la prima Università in tutta Italia ad aver realizzato un luogo di culto per fede musulmana e la quarta a fornire uno spazio per confessioni differenti da quella cristiana».
L'articolo Catanzaro, all’Università Magna Grecia sorgerà uno spazio di culto islamico proviene da Il Fatto di Calabria.